L’opinione dell’uomo, lo zelo del Vangelo, la forza del cavallo
“Eliab, suo fratello maggiore lo sentì mentre parlava con quegli uomini, così Eliab si accese d’ira contro Davide e disse: «Perché sei sceso qui? A chi hai lasciato quelle poche pecore nel deserto? Io conosco il tuo orgoglio e la malignità del tuo cuore: sei sceso qui per vedere la battaglia?».“ (v.28).
È curioso come l’uomo carnale abbia una visione delle cose completamente opposta allo Spirito. Davide era l’unto scelto dall’Eterno, ma per suo fratello era un orgoglioso e un maligno. Non preoccupiamoci dunque dell’opinione degli uomini, ma badiamo bene ad avere l’approvazione di Dio.
“Allora Davide rispose al Filisteo: «Tu vieni a me con la spada, con la lancia e col giavellotto; ma io vengo a te nel nome dell’Eterno degli eserciti, il DIO delle schiere d’Israele che tu hai insultato. Oggi stesso l’Eterno ti consegnerà nelle mie mani…” (vv. 45-46).”
“Mettete come calzari ai vostri piedi lo zelo dato dal vangelo della pace” (Efesini 6:15).
Lo zelo per la causa di Dio e dell’evangelo è paragonabile alla fierezza e al portamento nobile del cavallo al galoppo, che sfreccia dove la battaglia è più aspra: criniera al vento, fiero, sfida qualunque arma, odio, vendetta. Veloce come il turbine è spronato verso un unico obiettivo: la vittoria.
“Sei tu che hai dato al cavallo la forza e che hai rivestito il suo collo con una fremente criniera? Sei tu che lo fai saltare come una locusta? Il fiero suo nitrito incute spavento. Scalpita nella valle rallegrandosi nella sua forza; e si slancia in mezzo alla mischia di armi. Sprezza la paura e non teme, né indietreggia davanti alla spada. Su di lui risuona la faretra, la folgorante lancia e il giavellotto. Con ardore e impeto divora le distanze e non sta più fermo quando suona la tromba. Al primo squillo di tromba dice: “Aha!”, e fiuta da lontano la battaglia, la voce tonante dei capitani e il grido di guerra.” (Giobbe 39:19-25″)
DMS
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