Avete visto degli Hittiti ultimamente? – La beffa a chi si fa beffe della Bibbia

Osserva quello che oggi ti comando. Ecco, io scaccerò d’innanzi a te gli Amorrei, i Cananei, e gl’Hittei e i Ferezei, e gli Hivvei, e i Gebusei.” Esodo 34:11

Il popolo degli Hittiti fornisce a noi credenti di oggi straordinari motivi di riflessione e soddisfazione. E – se non si tenessero di solito in uno stato di volontaria ignoranza etichettata come “laicità”, “realtà storica” e simili – anche scettici e non credenti in generale, incluso certi “teologi” di cui parliamo spesso qui, potrebbero trarre grande giovamento dalla vicenda di quella gente, più rilevante dopo la sua scomparsa che prima.

In rosso e arancione, le aree dell’impeto hittita

Quando gli Ebrei escono dal paese d’Egitto sono una massa sbandata, difficilmente governabile – come ben si accorgerà lo stesso Mosè – senza esperienza o capacità nell’uso delle armi, senza una terra, senza una classe dirigente. Eppure l’Eterno promette loro che avranno la meglio su tutti i popoli che troviamo elencati in questo versetto.

Di alcuni si sa assai poco. Degli Hittei, oggi chiamati Hittiti, si sapeva talmente poco che i soliti storici e “teologi” dell’epoca del criticismo decisero che era una delle (secondo loro) tante invenzioni della Bibbia. Per costoro una soddisfazione non da poco visto che quel popolo è nominato un totale di 55 volte nell’Antico Testamento: 25 volte sotto il nome di Hittei (di cui 11 nel Pentateuco), 19 volte (di cui 7 nel Pentateuco) citando una singola persona come “hitteo”, 12 volte (11 nel Pentateuco come) “figli di Heth”, figlio di un figlio di Cam, dunque bisnipote di Noè.

Quel nome era stato messo lì, secondo quei sapientoni, tanto per allungare la lista e enfatizzare l’impresa del popolo d’Israele di conquistare la loro terra, impresa che – come abbiamo letto in un articolo di Riforma scritto da un pastore – sarebbe essa stessa inventata. “Guardate qui – era l’argomento di tanti negatori della Bibbia – di questi fantomatici Hittei, menzionati 56 volte nell’Antico Testamento, di cui ben 29 nel Pentateuco, la parte più prestigiosa, non c’è nessuna traccia, né archeologica, né documentale, presso nessuna civiltà antica. Né un’iscrizione, né un tempio, non una riga in Erodoto o nei documenti egiziani, o mesopotamici, niente.” Era una pacchia per gli odiatori della Bibbia, che allora come oggi includono parecchi che – ove ne possano avere un vantaggio – si definiscono cristiani.

Qualcuno avrebbe potuto argomentare che la mancanza di tracce degli Hittei era tutto sommato una prova della veridicità biblica, poiché più volte, ad esempio in Esodo 23:23 e Deuteronomio 20:17, vi si dice che sarebbero stati eliminati a beneficio del popolo d’Israele. Un argomento simile sarebbe stato respinto a grasse risate dai beffatori della Bibbia.

In realtà, mentre nella seconda metà del XIX secolo venivano fatti questi discorsi , già era stata scoperta – nel 1834

La Porta dei Leoni di Hattusa

– una grande città nel centro dell’odierna Turchia, presso il villaggio di Bogazköy, che era stata ritenuta prima una e poi un’altra città citata dallo storico greco Erodoto.

Prima ancora, nel 1798, archeologi francesi al seguito di Napoleone, avevano individuato in Egitto la città di Amarna. E qui che, mentre i beffatori della Bibbia continuavano le loro grasse risate, nel 1887, viene trovata una gran quantità di documenti egiziani, dove si parla di rapporti con un popolo a nord della Palestina. Il nome di questo popolo poteva essere tradotto come “Hittiti o Hittei”, ed era effettivamente un popolo potente, i cui re erano capaci di trattare da pari a pari con i faraoni egiziani! Ed ecco che qualche risata anti-biblica comincia ad andare per traverso. Vent’anni dopo, un archeologo tedesco compie una serie di nuovi scavi a Bogazköy, individuando rovine antiche in un’area di oltre 160 ettari e arriva alla conclusione che si tratta della capitale del regno hittita: Hattusa.

Mura di Hattusa, capitale dell’impero che secondo certi “teologi” non doveva esistere

Ecco così beffati i beffatori della Bibbia: gli Hittiti sono davvero esistiti, come dice la Bibbia, formarono un regno assai più potente di quanto si potesse immaginare, hanno lasciato rovine imponenti. E sono effettivamente scomparsi, come dice la Bibbia.

Ebbene, come sono scomparsi gli Hittiti, gli Amorrei, i Cananei, i Ferezei, e gli Hivvei, e i Gebusei, sono scomparsi molti altri popoli che furono temibili nemici del popolo di Dio. I Gabaoniti, gli Aramei, gli Amalechiti, ma anche altri, che come gli Hittiti erano vere potenze mondiali della loro epoca, come gli Assiri e i Babilonesi, o i Filistei, che hanno dato ai Romani lo spunto per chiamare la terra d’Israele con il loro nome, Palestina, ma non hanno nulla a che fare con gli attuali Palestinesi, che sono arabi, mentre i Filistei erano indoeuropei. È scomparso l’Impero Romano sotto la cui autorità fu crocifisso Gesù, e che sterminò gli Ebrei e ne ha scacciato i superstiti dalla loro terra. Sono scomparsi regimi che il secolo scorso volevano far scomparire ogni traccia di religione cristiana e del popolo ebraico. Un giorno qualcuno dirà che non sono mai esistiti e sono stati inventati dagli Ebrei o dai cristiani! Anzi, alcuni – estremisti di destra e di sinistra, estremisti isalmici – lo dicono già oggi, sostenendo che lo sterminio nazista degli Ebrei è stato inventato da questi ultimi.

Avete visto degli Hittiti in giro ultimamente? No, davvero. Mentre il popolo di Dio, sia nel senso di Cristiani, sia nel senso di Ebrei, ancora c’è.

Anche gli attuali nemici di Dio scompariranno come gli Hittiti.

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