Mentre nel mondo si combatte ad esiti alterni fra volontà contrapposte, da una parte ambiziose oligarchie, dall’altra la gente, la storia si muove in una sola direzione: gli eterni proponimenti di Dio che andranno a sicuro adempimento. I cristiani sono coloro che attendono, in modo operante e consono, il compimento di ogni cosa in Cristo. Questo è il significato ultimo del periodo dell’Avvento, sottolineato dal testo biblico che leggiamo e commentiamo questa settimana: Romani 13:8-14.
27 Novembre 2016 – Prima Domenica di Avvento
Confessione di fede: Iniziamo da questa domenica la lettura commentata del Catechismo minore di Westminster. Prima domanda: Qual è lo scopo principale della vita umana?
Testi biblici: Isaia 2:1-5; Romani 13:11-14; Matteo 24:36-44; Salmi 122
Salmo da cantare: 122 [S’empie di giubilo il mio cuor (ginevrino)].
Preghiera: Onnipotente Dio, dacci la grazia di gettar via le opere delle tenebre e di rivestirci dell’armatura della luce, ora, nel tempo di questa vita mortale nella quale il Tuo Figlio Gesù Cristo è venuto a visitarci con grande umiltà; affinché quando tornerà nella Sua gloriosa maestà per giudicare i vivi ed i morti, noi si risusciti a vita immortale; per Colui che vive regna con Te e con lo Spirito Santo, un solo Dio, ora e per sempre. Amen.
Predicazione: Attese che non andranno deluse
Versione video: https://youtu.be/318jY_v_nj4
Collegamenti:
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Paolo Castellina
Antonio Léger – 5 ottobre 1661
“Non è convenevole agli figli della luce di vivere come i figli di tenebre: “La notte è passata, il giorno è apparso; gettiamo via l’opere delle tenebre e siamo vestiti degli arnesi di luce ecc”; così facendo, potremo turar la bocca agli stolti e maligni che calunniano il nostro comportamento e muover quelli nei quali resta qualche sentimento d’equità a glorificar Iddio con esso noi per le buone opere che essi vedranno.
E se pur vuole Iddio metterci più oltre alla prova della fornace delle afflizioni e tribolazioni, non dobbiamo trovarlo strano, anzi rallegrarci d’essere fatti degni di patire pel nome di Cristo, sicuri che questa santa dottrina per la cui professione noi siamo odiati e perseguitati dal mondo, essendo la verità eterna di Dio, Egli non abbandonerà la causa e la chiesa sua. Come nel tempo di Geremia, se ben castigò per che lo meritava per i suoi peccati, pure le fu rifugio, salvaguardia e santuario in mezzo a Babilonia, e poi la fece risorgere dall’ avvello, secondo che viene ripresentato in Ezechiele cap. 37: Così ha egli meravigliosamente fatto di tempo in tempo nel mezzo di voi, e farà ancora d’ora innanzi”