“Chi poi semina gioia nelle nostre anime cupe? Chi se non la tua Spirita Santa?” mi è parso di udire 
nella preghiera iniziale del culto inagurale del Sinodo Valdese. Poi mi sono detta: “Sei sempre maliziosa! Magari al pastore la ‘o’ è venuta un po’ aperta. Il decano della facoltà di teologia non può dire una cosa da estermista gender come questa. Dài, sii positiva!”
Ma la frase seguente, ha purtroppo confermato le mie orecchie: “Chi, se non lei, risveglia saggezza e
coraggio anche in tempo scoraggiante?”
E sul “lei” non ci sono dubbi! Ecco i risultati della teologia femminista di cui la Facoltà fa un gran vanto. Pensa che ti ripensa, a dieci ore dai fatti, questa storia della Spirita Santa mi sembra una fesseria straordinaria.
Dove si spingerà questa parodia della teologia? Non voglio fare esempi blasfemi (temo ci penserà qualche dottissimo “teologo”), ma mi chiedo: in quale “vangela” hanno trovato questa idiozia?
E poi fingono di basarsi sul Sola scriptura, tanto per fare un po’ di cinquecentenario di Lutero! Se volevano valorizzare la donna, potevano parlare della sua coraggiosa moglie, Katharina von Bora. No: ci vogliono queste trovate mediatiche da quattro soldi che, per ora, siamo i soli a rilevare: ormai ci si abitua a tutto.
Per noi dissidenti valdesi, Sola scriptura non sono parole, ma una cosa seria, anzi, fondamentale, che i veri Valdesi seguono da prima della Riforma e probabilmente da prima di Vald0.
Ve lo dico io da dove arriva l’idea dello Spirito Santo al femminile: dall’islam!!! Infatti, nel Corano si dice, nero su bianco, che i Cristiani credono nella Trinità formata da Dio, Gesù e Maria!!! Per ovviare a questa evidente blasfema panzana, un noto gruppo di italiani convertiti all’islam se ne è venuto fuori con l’idea che nella lingua parlata dai cristiani all’epoca di Maometto (credo si riferisca alla lingua siriaca) il termine “Spirito” fosse femminile…