AGAPE (Centro ecumenico della Tavola Valdese): 12° CAMPO LESBICO E 30° CAMPO GAY

Qualcuno ce ne aveva parlato, ma credevamo scherzasse: mai dare retta a tutte le voci. Ma lo scetticismo è presto vinto dall’evidenza. Ed ecco infatti il video di presentazione del Campo Lesbico 2013 di Agape, dal quale apprendiamo che ci sono già state ben 11 edizioni precedenti. Ha anche una pagina facebook, è ampiamente recensito da siti gay e ovviamente da siti lesbici, dai quali si apprende molto di più che dal sobrio, quasi reticente, sito ufficiale. Leggiamo, ad esempio, che durante l’evento si parla di “postpornografia”, si pratica “body painting”, sono disponibili “libri e sex toys” e vengono somministrate qua e là anche delle “pillole di lotta” che potranno dar spunti su come minare – o almeno infastidire – la cultura eteropatriarcale egemone”. La foto sul profilo Facebook è molto suggestiva: con la solennità e la partecipazione di un antico rito religioso, tutte le presenti tendono le mani nel gesto che rappresenta una parte ben precisa del corpo femminile.

Naturalmente c’è anche – anzi, soprattutto – il Campo Gay, giunto addirittura alla trentesima edizione. La prima fu nel 1980 e da essa nacque il “coordinamento dei cristiani omosessuali”, nonché il Gruppo Davide poi denominato Davide e Gionata, nel presupposto che l’amicizia tra il re Davide e il figlio di Saul fosse un rapporto omosessuale.

“Di chi è Agape?” – si chiede il suo stesso sito ufficiale. E si risponde: “Agape è della Chiesa valdese? In un certo senso sì. La struttura appartiene alla Tavola valdese, un membro della quale presiede il Comitato Generale di Agape, e il centro è inserito nell’ordinamento valdese”. Aggiungiamo che 158mila euro dell’8 per mille valdese sono andati ad Agape, e che il direttore di Agape è un pastore che, almeno dal sito ufficiale della Chiesa Valdese, non risulta avere altri incarichi. Sfugge che senso abbia per la Chiesa Valdese sostenere così fortemente le attività che abbiamo accennato, tutte legittime e per qualcuno anche divertenti, ma che nulla hanno a che vedere con la missione di una Chiesa cristiana – mentre sembra chiaro quali ne siano le conseguenze.

Non ci sono però solo i campi lesbico e gay: ve ne sono anche per bambini e ragazzi, dai 7 ai 17 anni, “che passano una settimana ad Agape in una situazione emotivamente coinvolgente” per genitori e figli, e c’è il campo politico donne, quello politico internazionale e quello teologico internazionale.

Secondo il proprio sito, l’oggetto dei soggiorni ad Agape sono “l’educazione alla pace, la gestione dei conflitti, la differenza di genere, la centralità della relazione con l’altro/a da noi, l’ascolto, le dinamiche di gruppo, il partire da sé, educare a libertà in termini di responsabilità, educare all’adultità, educare con autorevolezza, l’interculturalità, l’incontro e/o scontro con l’Evangelo”. È interessante notare che l’unico elemento posto in termini conflittuali, pro e contro, è l’Evangelo e che non manca invece il termine chiave di certi ambienti culturali: “autorevolezza”. Noi sappiamo bene chi “insegnava con autorità” (Matteo 7:29) ma, naturalmente, qui il termine – simile – autorevolezza è riferito… a loro stessi!

È valso davvero la pena che, in quella stessa Valle, decine di generazioni difendessero con la vita la fedeltà all’Evangelo (non la fedeltà e/o infedeltà) e che, nel dopoguerra, la generazione che oggi è anziana (o già passata oltre) abbia prestato la propria opera gratuita per dare vita a queste cose!

1 commento

  1. E’ la dimostrazione di quello che avevo scritto qui in un articolo del 2011: https://www.valdesi.eu/il-furto-del-secolo/ “Il più grande furto del secolo è stato commesso nel 20mo secolo ed ha a che fare con le chiese protestanti storiche. Non è stato commesso un furto in chiesa, ma è stata proprio rubata, sottratta, la chiesa stessa” dalle mani dell’autentico popolo di Dio che ora si è disperso. “Spiriti immondi” abitano ora queste strutture. Grazie a Dio non identifichiamo la chiesa di Cristo con istituzioni e edifici. Almeno ricuperiamo il nome “valdese” che pure è stato sottratto ed infangato da questa gente.

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*