Un articolo del sito di informazione cattolico “La nuova bussola quotidiana”, parla di riti pagani in certe chiese, beninteso cattoliche, di Roma, in occasione del “Sinodo dell’Amazzonia”. Sembra che la chiesa di Roma – partita in ritardo rispetto a quella valdese ufficiale – abbia recuperato e sia già più avanti, almeno nell’apparenza. Il tradizionale ritualismo cattolico romano si presta più facilmente a processioni varie, e che questa volta si segua una statua pagana anziché altre statue non è quel gran cambiamento. Il sincretismo si pratica, a Roma e altrove, fin dai primi secoli della nostra era. Ma se nelle chiese cattolico romane si adorano statue pagane anziché quelle solite, in quelle del “Sola Scriptura”, che dovrebbero evitare gli errori restando ben saldamente attaccate alla Bibbia, si è fatta della Parola di Dio un bersaglio costante di “decostruzione”, cioè distruzione e blasfemia. Se a Roma portano in processione una scultura di legno di una divinità pagana, nelle Valli e altrove si calpesta il dono di Dio all’umanità: la sua Parola.
Non consoliamoci con i guai altrui. Vediamo piuttosto i segni dei tempi.
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