Le catene del conformismo esteriore e dell’omologazione – Culto di Domenica 24 novembre 2019

Ultima domenica dopo Pentecoste – Cristo Re
La necessità di “essere tutti uguali” è un’ossessione delle ideologie, sia politiche che religiose, imposte alla società o ai loro membri. Nessuno deve distinguersi dagli altri, neppure esteriormente. Conformare, omologare, livellare. Nessuno deve avere più degli altri in ogni campo perché, a loro dire, “non sarebbe giusto”. Il “di più”, se capita, deve essere prontamente “ridistribuito”. [I capi, naturalmente, ne sono eccezione, perché loro “devono avere il meglio”!]. La competizione per l’eccellenza deve comunque svolgersi nel quadro dei parametri ben controllati dettati dal partito o dall’organizzazione ecclesiastica. Ne consegue il clima di paura dell’apparire diversi che viene instaurato da quei regimi e il conformismo di chi teme e “non osa” staccarsene perché, in quel contesto, “conviene”. Nel testo biblico che esaminiamo oggi, sempre dalla lettera ai Galati, i maestri dell’errore che l’Apostolo attacca, vorrebbero imporre ai cristiani conformità inaccettabili a chi ha conosciuto la libertà donata da Cristo. Esaminiamone i termini e le implicazioni.
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Paolo Castellina

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