Non parole impotenti ma efficaci – Culto di domenica 16 luglio 2017

Sesta Domenica dopo Pentecoste

Da troppi pulpiti si sentono solo banalità inconcludenti e luoghi comuni, parole magari belle e altisonanti di buoni propositi umanistici ma del tutto impotenti a smuovere la gente e cambiare veramente le cose. Sono discorsi che non sanno impartire la forza interiore necessaria per metterli in pratica, per far cambiare mentalità e condotta. Rimangono parole al vento, formalità, esercizi retorici che illudono chi li fa e chi li ascolta.  Il vangelo autentico di Gesù Cristo è ben altro: è mettere in contatto chi lo ascolta con la forza rigenerante di Dio in Cristo, la sola che porta al ravvedimento ed all’azione. Lo esaminiamo quest’oggi attraverso l’esperienza di cui parla l’apostolo Paolo in: Romani 8:1-11.Confessione di fede: Catechismo minore di Westminster.

D/R 33 Che cos’è la giustificazione?

Testi biblici: Genesi 25:19-34; Salmi 119:105-112; Romani 8:1-11; Matteo 13:1-9,18-23Salmo da cantare: Salmo 119:19-34 [Beato l’uomo che con giusto piè (Ginevrino)].Preghiera: O Signore, ricevi misericordiosamente le preghiete del tuo popolo che ti invoca e concedi che esso possa conoscere e comprendere le cose che deve fare, come pure che possa avere la grazia e la potenza di compierle fedelmente; per Gesù Cristo, nostro Signore, che vive e regna con te e con lo Spirito Santo, un solo Dio, ora e per sempre. Amen.Predicazione: Non parole impotenti ma efficaci (Romani 8:1-11)Versione video: Questa settimananon ho prodotto la versione video della mia predicazione. Avrebbe superato molto la mezz’ora, ma non ho voluto accorciarla, credendo che sia tutta importante!Collegamenti:

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Paolo Castellina

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