Separarsi dalla falsa chiesa – Ancora su “Il tramonto del sacro” del past. Esposito

Ancora sull’articolo “Il tramonto del sacro”, del pastore Alessandro Esposito:

“Di fatto abbiamo a che fare con una persona che ragiona esclusivamente con i termini ed i presupposti di un non-credente, uno che, se l’ha sentito, ha rifiutato l’Evangelo nei termini in cui la Scrittura lo esprime, che non riconosce l’ispirazione e l’autorità delle Scritture distanziandosi dalla millenaria fede del popolo di Dio. Mi domando se ne valga la pena disputare con questa persona. Si può solo chiamarlo al ravvedimento e pregare per lui. Se non lo fa ”sia per te come il pagano e il pubblicano” (Matteo 18:17). Se questo, poi, sembra essere lo spirito condiviso dalla maggior parte oggi dei pastori valdesi e membri di quella chiesa, vale l’esortazione del Léger al commento della Confessione di fede valdese: “per essere salvato conviene aggiungersi ed attenersi alla vera Chiesa: non alla Synagoga di Satana; o starsene solingo in un hermitagio, o scommunicato (…) per adherire alla vera Chiesa conviene separarsi dalla falsa; e discernere i veri pastori dalli falsi, conviene esaminare se la dottrina loro è conforme alla Sacra Scrittura. (…) Tutti quelli che non si separano dalla falsa Chiesa, senza accorgersene con restarvi si rendono complici delli suoi errori e superstizioni, e compagni de’ suoi eterni supplicij. (…).”
Paolo Castellina
Una esortazione su cui abbiamo l’obbligo di riflettere.

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