Sinodo Valdese: autentica la clamorosa gaffe di Papa Bergoglio. Autentica anche la omissione della gaffe da parte dell’informazione valdese.

Oggi anche il sito di Riforma ammette, senza peraltro riportarne il contenuto al di là del già noto Tweet di Roberto D. Papini, la clamorosa gaffe del papa più politically correct della storia, che – nel suo “fraterno messaggio” al Sinodo Valdese – ha invocato sull’assemblea di Torre Pellice “l’intercessione di Maria Vergine”. Sarebbe come inviare un messaggio alla Comunità Ebraica nel nome del Messia Gesù.

Lo stesso articolo di Riforma si sforza in ogni modo di difendere il primo pontefice gesuita della storia definendo le reazioni “amplificate oltre misura” e sottolineando che “le parole santità e santificazione fanno parte del vocabolario di fede della Riforma”. Non si vede che c’entri quest’ultima affermazione, a meno che il messaggio contenesse anche un accenno a qualche santo, magari San Martino, santo patrono di Torre Pellice, dove si tiene il Sinodo!

Ma la più inspiegabile difesa del papa è stata quella di non riportare – neppure ora – il suo messaggio, rendendone noti solo i passaggi non imbarazzanti. Finirà che dovremo apprendere la verità su quanto è stato letto al Sinodo dal sito del Vaticano che pubblica molte delle lettere papali. Ad esempio sappiamo che il 17 dicembre 2013 il successore di Benedetto XVI ha inviato una lettera al 13^ Incontro delle Comunità Ecclesiastiche di Base del Brasile, poi svoltosi dal 7 all’11 gennaio, in cui affidava “i lavori e i partecipanti alla protezione della Nostra Signora Aparecida”, mentre a Putin che nel settembre 2013 stava per presiedere il G20 di San Pietroburgo assicurò di pregare per “abbondanti benedizioni” sui lavori del vertice.

Ecco, avremmo preferito che pensasse ai Valdesi come ai partecipanti al G20, non come ai rappresentanti delle Comunità di base brasiliane, e preferiremmo, dopo aver verificato la maggiore trasparenza della massoneria rispetto alla Tavola Valdese nel rendere noti i propri dirigenti, non farci battere in trasparenza dagli uffici vaticani.

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