“Egli non permetterà che il tuo piede vacilli, colui che ti protegge non sonnecchierà. Ecco, colui che protegge Israele non sonnecchia e non dorme. L’Eterno è colui che ti protegge, l’Eterno è la tua ombra, egli è alla tua destra” (Salmo 121:3-5).
Questo Salmo è stato chiamato il Salmo del viaggiatore o pellegrino. Quando i fedeli si incamminavano per recarsi dalle loro distanti dimore fino al Tempio di Gerusalemme, nessuno di loro avrebbe potuto prevedere le esperienze che avrebbe avutodurante questo viaggio, nell’andata e nel ritorno. C’erano molti pericoli: il pericolo di essere feriti e derubati da briganti, pericoli del deserto, pericoli a causa di bestie selvatiche. Era bene, quindi, affidare sé stessi ed i propri cari alla cura di Colui che non sonnecchia e non dorme. Non bastava essere protetti fisicamente, ma era importante esserlo anche spiritualmente: protetti dal male mentre ci addentriamo nel mondo, che può attaccarci con diversi tipi di virus, come quello delle tentazioni. Vi sono tentazioni dovunque: non ne siamo immuni nemmeno un momento.
C’è differenza fra dormire e sonnecchiare. La madre che veglia sul suo figlioletto può appisolarsi per qualche momento. Non è un sonno molto riposante, eppure è una breve pausa di non consapevolezza. Questo, però, non accade a Dio. Nemmeno per un momento Egli si appisola o cessa di vegliare su di noi. “Tu mi cingi di dietro e davanti e metti la tua mano su di me” (Salmo 139:5). Come una sentinella cammina avanti ed indietro di fronte al palazzo datole da vigilare, così la pace di Dio, come una sentinella, vigila e protegge l’anima dei Suoi. Il castello aveva un fossato d’acqua che lo circondava, come pure un cerchio interno di difesa. Così la presenza di Dio è la nostra protezione. Parliamo pure di una una cassaforte che il fuoco non può raggiungere per toccarne il contenuto. È così che il figliolo di Dio può camminare fra i pericoli delle tentazioni: Dio gli sta intorno. Egli è come tenuto nella camera interna del tempio. “Perciò anche quelli che soffrono secondo la volontà di Dio, raccomandino a lui le proprie anime, come al fedele Creatore, facendo il bene” (1 Pietro 4:19).
Le parole che chiudono questo Salmo ci rammentano Giovanni 14:1-6. C’è il Pastore, ultimo ad uscire ed ultimo ad entrare, che veglia su di noi fino a che entreremo nella grande Magione dalle molte dimore che ci attende dall’altra parte e dove abitano tutti i Suoi santi. C’è la transizione fra questo mondo e quello e, fra i molti misteri e domande che affollano la nostra mente, non dobbiamo temere male alcuno, perché qualunque cosa comporti l’Eternità, saremo sempre al sicuro, protetti dall’Onnipotente.
PREGHIERA. Iddio onnipotente! Tu sai che io non ho potere alcuno in me stesso per conservarmi al sicuro. Proteggimi, Te ne prego, nel mio corpo e nel mio spirito, affinché sia difeso da ogni avversità che possa sopraggiungere che possa far male al mio corpo, ma anche da ogni pensiero cattivo che possa assalire e far del male all’anima. Amen.
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