Cari e – immagino si possa dire anche – care della redazione,
sono tante le parole della Scrittura sacra che potrebbero essere menzionate. Ne ricorderò solo alcune, che ritengo siano adeguate al quadro che mi si presenta con la vostra, e rispondenti alla lettera e allo spirito dell’ iniziativa da voi assunta.
La replica di Gesù al “dia-ballo” in Luca 4, 12: Gesù gli rispose… “è stato detto: Non tentare il Signore Dio tuo“. Interessante per me e per tutti è leggere ancora, nell’ordine, il versetto successivo a quello citato…e l’insegnamento di Matteo 10,16.
Distinti saluti.
Massimo Marottoli p.v.
Rispondiamo
Ecco cosa alcuni intendono per “dialogo e accoglienza”
Ringraziamo anche Massimo Marottoli, pastore della Chiese di Genova Sampierdarena e Genova Sestri, per la sua risposta, che dà una idea di come alcuni interpretano quell’apertura, quel dialogo, quell’accettazione del diverso, di cui si fa un gran parlare
Si noti la premessa secondo la quale quanto sta per dire risponde ”alla lettera e allo spirito dell’iniziativa da voi assunta”. Non sono dunque parole dette per scherzo o comunque alla leggera.
La nostra limitata cultura ci impedisce di capire perché quel che la versione Riveduta (che lui usa nella citazione) definisce “il diavolo”, lui lo cita come “dia-ballo”, che non è il sostantivo ma il verbo da cui il sostantivo διάβολος deriva: διαβάλλω (diaballo), che vuol dire “dividere”, o più letteralmente “gettare di qua e di là”. Ma riusciamo a capire che il fraterno pastore Marottoli ci paragona al diavolo che lo tenta. Con modestia, poi, si paragona a Cristo e ci liquida con: “Non tentare il Signore Dio tuo”.
Val la pena riportare anche gli altri versetti che il pastore ritiene rispondano ”alla lettera e allo spirito dell’iniziativa da voi assunta” :
Luca 4:13 (“il versetto successivo”): “Allora il diavolo, finita che ebbe ogni sorta di tentazione, si partì da lui”…
Matteo 10:16: “Ecco, io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe.”
Abbiamo il sospetto che Luca 4:13 costituisca un invito ad “andarcene al diavolo”, o quanto meno “come il diavolo”. E che con il versetto di Luca ci paragoni ai lupi che minacciano le pecore mandate da Gesù.
La Moderatora, in conferenza stampa ci ha incolpato di essere “molto poco fraterni” e per questo ritiene giusta la censura da parte di Riforma. Ci piacerebbe conoscere come il “capo del governo” della Chiesa (come l’ha definita il pastore Ciaccio) valuti la fraternità del pastore Marottoli. Abbiamo il sospetto che il grado di fraternità dipenda da quanto si è allineati ai vertici. A meno che sia più “fraterno” mandare al diavolo membri di chiesa anziché discuterne le idee.
Chiudiamo con due passi del Vangelo, crediamo molto appropriati: “Chi è da Dio ascolta le parole di Dio. Per questo voi non le ascoltate; perché non siete da Dio” (Giovanni 8:47). “Se non fossi venuto e non avessi parlato loro, non avrebbero colpa; ma ora non hanno scusa per il loro peccato” (Giovanni 15:22).
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