La Moderatora in conferenza stampa di fine Sinodo: “RIFORMA HA RIFIUTATO L’INSERZIONE DI VALDESI.EU PERCHÉ CI DENIGRA”

Durante la conferenza stampa al termine del Sinodo, il giornalista dell’Eco del Chisone (settimanale della diocesi di Pinerolo) ha chiesto alla Moderatora, pastora Maria Bonafede, perché il settimanale Riforma ha rifiutato l’inserzione del nostro sito, pubblicata invece dalla sua testata. La Moderatora avrebbe spiegato che ciò è avvenuto perché valdesi.eu denigra la chiesa. E perché usiamo il nome “valdesi” senza l’autorizzazione della Tavola!

Una cosa davvero straordinaria! Vi sono pastori che dalla chiesa ricevono ruoli anche prestigiosi, dicono e fanno quello che vogliono – come pastori, professori e dirigenti della Chiesa, a nome della Chiesa, anche contro la Confessione di Fede che hanno liberamente sottoscritto – ma il problema siamo noi!

Inoltre, se questo era il problema, visto che la richiesta di pubblicare l’inserzione risale a quasi quattro mesi fa – formulata più volte per posta elettronica e anche per raccomandata postale – perché non ce l’hanno detto ? Bisognava che lo chiedesse l’Eco del Chisone ? Noi abbiamo deciso di fare le inserzioni su altri organi di stampa proprio perché non avevamo nessuna risposta. Ora sappiamo comunque che la decisione è stata presa più in alto del Direttore di Riforma e anche del fantomatico consiglio di amministrazione del medesimo al quale il Direttore ci aveva detto di essersi rivolto.

Non solo c’è censura, ma non c’è neppure trasparenza su chi ne è l’autore. Infatti, non c’è traccia nei comunicati stampa o nel sito ufficiale della Chiesa della fatwa fatta approvare al Sinodo in fretta e furia contro di noi. Ma la fatwa esiste. Ne chiederemo copia, per sapere di cosa siamo colpevoli!

Infine, pretendono l’esclusiva sul nome “valdesi”! È forse diventato un marchio di fabbrica di cui loro hanno il monopolio ? Dovrebbero anche diffidare tutti coloro che si permettono di definire “valdesi”, coloro  che in tanti secoli hanno sfidato discriminazioni, lusinghe, calunnie, persecuzioni, torture, galere, spade, fucili e cannoni, per essere fedeli alla Bibbia, alla libertà di leggerla e capirla senza che il “sacerdote” ne avesse il monopolio dell’interpretazione e tanto meno senza che qualche sapientone venisse loro a dire che la Scrittura va “interpretata” in modo da farle dire l’opposto. Noi vorremmo, probabilmente senza esserne all’altezza, seguire il loro esempio. È questa la nostra colpa. Essere Valdesi. È forse qualcun altro che abusa di questo nome. E, abituati come sono a non avere contraddittorio ma a darsi ragione fra di loro, hanno perso la testa oggi che qualcuno l’ha fatto. Preghiamo perché non facciano altri danni alla Chiesa di cui pure hanno la rappresentanza ufficiale.

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