Il 3 marzo 2011 il fratello Calogero Fanara ha inviato questa lettere al settimanale Riforma. Nei tre numeri usciti da allora non è stata pubblicata. Lo facciamo noi.
Nel vostro numero del 24 dicembre 2010 scorso, sembra che il pastore emerito Aldo Comba si sia espresso in questi termini parlando della Confessione di Fede Valdese:
“Nel sottoscrivere la Confessione di Fede Valdese del 1655 i pastori valdesi si impegnano a esercitare il loro ministero nella linea della tradizione teologica riformata, ma non ad aderire ad ogni singola formulazione del documento.” |
Ieri, tornando dal lavoro, mi sono messo a leggere nel treno le biografie dei valenti Cristiani evangelici che tradussero le Sacre Scritture perché potessimo oggi leggerle, meditarle e viverle. Giovanni Luzzi, Giovanni Diodati, Louis Segond, tutti protestanti che professavano una fede vera, autentica e senza compromessi. Una fede nel Dio di Gesù Cristo che li animava di un profondo rispetto per i sani insegnamenti della Scrittura e per le grandi e immutabili verità dottrinali che esse contengono per la nostra salvezza.
Da Cristiano evangelico, sono sempre più esterrefatto e profondamente deluso nell’accorgermi del menefreghismo attuale (non ho trovato altra parola) da parte di esponenti e personalità emerite della Chiesa Valdese (tra i quali Aldo Comba) nei confronti di un documento che racchiude in modo genuino ed esemplare i grandi articoli di fede che i primi pionieri valdesi si sono messi in cuore di mettere per iscritto e lasciare come testamento alle future generazioni : anni di lavoro e di consacrazione, spesso anche sotto la dura persecuzione dei nemici del Vangelo.
E cosa fanno oggi i presunti nipoti di questi valenti Cristiani valdesi ? Con arroganza e acrobatici discorsi, riducono questo prezioso testamento a una sola parola : Echissenefrega.
Che vergogna leggere tali assurdità da parte di pastori valdesi ! Si impegnano ad esercitare il loro ministero ma degli articoli della Fede che i loro padri hanno trasmesso da secoli sono liberi di infischiarsene ? Ma dove stiamo arrivando ? Quali altre scemenze ed offese dovremo ancora leggere nei confronti di coloro che hanno consacrato la loro vita al costo del proprio sangue e che hanno lasciato una testimonianza di fede valdese profondamente ispirata ai sani e preziosi insegnamenti biblici?
A questo punto, diteci voi che senso ha ancora il ministero pastorale se viene eradicata la spina dorsale della fede professata ? A quale linea teologica riformata vi riferite? Cosa ve ne siete fatti dell’autorevolezza delle Sacre Scritture e in nome di quale insegnamento ritenete la Confessione di Fede come « optional » ?
Vi state spacciando per Valdesi quando nella realtà dei fatti non avete nemmeno più le tracce del Valdismo autentico e originale.
Non sono valdese, eppure, il vostro sviamento dalla fede dei vostri padri mi rattrista molto, perché al Valdismo io devo la testimonianza di fede che ci ha permesso di potere venire a conoscenza della rivelazione biblica.
Con profonda indignazione e grande tristezza,
Calogero Fanara, Bruxelles
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