Sabato 23 ottobre sono stato invitato al primo colpo di piccone che dà inizio alla costruzione del tempio dei mormoni, la Chiesa di Gesù Cristo dei santi degli Ultimi Giorni.
Valdesi e Mormoni, molto diversi sotto parecchi punti di vista, hanno un curioso legame, e non solo perché entrambe le loro chiese sono state perseguitate come “eretiche”. La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni fu fondata solo nel 1830 negli Stati Uniti d’America, ma fin dall’inizio ebbe una forte attività missionaria. Tanto che già nel 1850 mandarono missionari in Italia (che politicamente non esisteva ancora). Le autorità impedirono però loro qualsiasi attività. Solo nelle Valli Valdesi non furono respinti: i cattolici, i quali – più o meno di buon grado – accettavano gli “eretici” valdesi, non avevano particolare scandalo nel vedere in giro i mormoni. I valdesi, portati per convinzione, per esperienza e per forza di cose alla tolleranza, non cacciarono i predicatori venuti da oltre oceano. Questi ebbero la soddisfazione di fare alcune decine di convertiti – prevalentemente tra i valdesi – subito battezzati nel torrente Angrogna. In ringraziamento per il successo del loro viaggio, i missionari diedero al monte Vandalino, che con la sua caratteristica forma domina il paesaggio della bassa Val Pellice, il nome di Mount Brigham, da Brigham Young, il presidente dell’epoca della Chiesa dei Santi degli Ultimi Giorni, fondatore di Salt Lake City. I neo-mormoni, emigrarono nello Utah, dove tutt’ora sono numerosi i cognomi delle Valli Valdesi. Ma i “santi degli ultimi giorni” non potevano certo tenere una missione per le poche migliaia di abitanti delle Valli e la loro attività cessò fino al 1965, quando la libertà religiosa era ormai garantita dalla Costituzione.
All’inizio del 1965, dunque, c’erano in Italia zero mormoni. Oggi, sono oltre 24mila. Altre confessioni religiose sono cresciute in modo ancora più spettacolare, ma grazie all’immigrazione. Loro invece si sono basati essenzialmente sulle conversioni.
Grazie all’ultimo Sinodo sappiamo che i Valdesi in Europa sono 19.052, con un calo di 238 sull’anno scorso.
Nel 1965 dovevamo essere circa 25.000. Di certo, a quell’epoca, almeno tre volte all’anno nel tempio dei Bellonatti a Luserna San Giovanni, la comunità più numerosa, c’erano più di settecento persone al culto, per cui almeno cento stavano in piedi. Oggi si sta tutti comodamente seduti anche a Natale e la Domenica delle Palme.
Certo, i numeri contano fino a un certo punto. Ma ci sarà qualche ragione se i Santi degli Ultimi Giorni attirano nuove persone, mentre i Valdesi perdono la partecipazione di chi resta
nominalmente membro di chiesa, e fanno scappare parecchi di coloro che partecipavano (in questo sito ce ne sono numerose testimonianze).
Lucio Malan
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