Se fosse vero. Gesù avrebbe predicato menzogne perché disse: “Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.”
Durante il suo “viaggio apostolico” a Singapore, Jorge Bergoglio (quello che salutò la folla subito dopo la proclamazione della sua elezione dicendo “buonasera” al posto del tradizionale “sia lodato Gesù Cristo”, che potrà anche suonare pretesco ma è del tutto condivisibile) ha avuto un “incontro con i giovani” durante il quale ha detto, papale papale (è il caso di dirlo):
“Una delle cose che più mi ha colpito di voi giovani, di voi qui, è la capacità del dialogo interreligioso. E questo è molto importante perché, se voi incominciate a litigare: “La mia religione è più importante della tua…”, “La mia è quella vera, la tua non è vera…”, dove porta tutto questo? Dove? Qualcuno risponda, dove? [qualcuno risponde: “La distruzione”]. È così. Tutte le religioni sono un cammino per arrivare a Dio. Sono – faccio un paragone – come diverse lingue, diversi idiomi, per arrivare lì. Ma Dio è Dio per tutti. E poiché Dio è Dio per tutti, noi siamo tutti figli di Dio. “Ma il mio Dio è più importante del tuo!”. È vero questo? C’è un solo Dio, e noi, le nostre religioni sono lingue, cammini per arrivare a Dio. Qualcuno sikh, qualcuno musulmano, qualcuno indù, qualcuno cristiano, ma sono diversi cammini. Understood? Ma per il dialogo interreligioso fra i giovani ci vuole coraggio. Perché l’età giovanile è l’età del coraggio, ma tu puoi avere questo coraggio per fare cose che non ti aiuteranno. Invece puoi avere coraggio per andare avanti e per il dialogo.”
Ma Gesù ha detto: “Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me” (Giovanni 14:6). E in Ebrei 10:10 (e in molti altri passi) è spiegato perché: “noi siamo stati santificati, per mezzo dell’offerta del corpo di Gesù Cristo, fatta una volta per sempre”. Maometto non ha offerto il suo corpo e se pur l’avesse fatto non ci avrebbe santificati, non ci avrebbe lavati dal peccato. E questo vale per Budda, per i milioni di dei indù, per gli dei pagani, che siano mediterranei, celtici, nordeuropei, e chi più ne ha più ne metta.
Cioè l’esatto opposto di quanto ha detto Bergoglio. Allora, chi ha ragione? Gesù di Nazareth o Bergoglio?
Noi Veri Valdesi non abbiamo dubbi perché sosteniamo l’inerranza della Bibbia e ci riconosciamo nella Confessione di Fede del 1655, che ancora oggi i pastori della Chiesa Valdese istituzionale formalmente sottoscrivono. In essa troviamo i riferimenti a ulteriori prove bibliche che quanto detto da Bergoglio sia uno sproposito totale. Isaia 42:8: “Io sono l’Eterno, questo è il mio nome; non darò la mia gloria ad alcun altro, né la mia lode alle immagini scolpite.” Esodo 20:2-3: “Io sono l’Eterno, il tuo DIO, che ti ha fatto uscire dal paese d’Egitto, dalla casa di schiavitù. Non avrai altri dèi davanti a me.”
Avete notato che la chiesa valdese istituzionale, fino a poco tempo fa rapidissima nel criticare il Vaticano su questioni assai meno importanti, non ha detto una parola su questo? Il fatto è che ha tra le sue pastore, e addirittura come docente della facoltà di teologia, Letizia Tomassone, portatrice della “convinzione che la verità e la Sapienza non appartengono a nessuna religione, ma che esse ispirano i cammini di tutta l’umanità”, facendo particolare riferimento alla “dea pre-patriarcale”.
Quanto a noi, restiamo con Gesù Cristo, nostro Signore e Salvatore e con la Bibbia che ce lo testimonia.
Leonista
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