Grandi notizie dal Sinodo Valdese: secondo un articolo di Riforma , il moderatore, pastore Eugenio Bernardini, “ha riaffermato alla stampa in questi giorni [che] Dio accoglie nella sua immensa grazia tutte le forme di famiglia”.
Un fatto straordinario, che va ben al di là della ritrita questione delle “famiglie” omosessuali in sé, ma che implica una nuova Rivelazione. Secondo l’articolo 2 della Confessione di Fede della Chiesa Valdese (intitolato appunto Rivelazione), a suo tempo solennemente sottoscritta anche dal pastore Bernardini, infatti, “Iddio si è manifestato agli uomini nelle sue opere della Creazione e della Providenza, di più nella sua Parola rivelata dal principio con oracoli in diverse maniere, poi messa in iscritto ne’ libri chiamati la Scrittura Santa.”
Orbene, nella Scrittura non vi è traccia di questa accoglienza di tutte le forme di famiglia, vi è piuttosto traccia del contrario, con una specifica menzione della pratica omosessuale definita “cosa abominevole”, in Levitico 18, passaggio avvalorato da parecchi altri, anche nel Nuovo Testamento, e contraddetto da nessuno.
L’affermazione attribuita al Moderatore, dunque, non può che provenire da una nuova Rivelazione. Attendiamo di conoscere i dettagli: sarà stato come con Mosé, con il quale Dio parlò faccia a faccia (Deuteronomio 5:4), o come con Paolo di Tarso, cui apparve una luce folgorante dal cielo (Atti 9:3), oppure è stata una visione come per Isaia (Isaia 1) oppure ancora in modo colloquiale come nel caso di
Geremia (Geremia 1)?
Non smorzi l’entusiasmo il fatto che per ora non si trovi traccia di questa affermazione del moderatore Bernardini su internet, bensì solo varie dichiarazione sul fatto che la chiesa valdese accoglie tutti quanti, senza citare però né Dio né la Bibbia. Se l’autorevole antropologa Paola Schellenbaum, componente della famigerata commissione “famiglie, matrimonio, coppie, genitorialità”, lo dice sarà pur vero. Ed è notevole che lo faccia lei, persona non certo propensa al misticismo, che ha più volte individuato la ragione di questa accoglienza in tutt’altra cosa, cioè in documenti di organismi politici internazionali. Deve aver capito che c’è qualcosa al di sopra degli stati, e questa cosa non è l’Unione Europea o l’Onu. Del resto, non dimentichiamo che Gesù risorto si manifestò in primo luogo a delle donne.
Insomma: siamo di fronte a fatti più che eccezionali, che si verificano una volta ogni parecchie decine di generazioni. Ci auguriamo che presto questa Rivelazione venga messa per iscritto per poterla includere nelle nuove Bibbie. Il nome del nuovo libro potrebbe essere quello del Profeta che ha ricevuto la Parola oppure, più sobriamente, “Apocalisse 2”, ricordando che questa parola vuol appunto dire “rivelazione”, in modo che cominci tre versetti dopo quello che dice: “Io dichiaro ad ognuno che ode le parole della profezia di questo libro che, se qualcuno aggiunge a queste cose, Dio manderà su di lui le piaghe descritte in questo libro”.
Fuori dall’ironia, dobbiamo constatare la incredibile leggerezza, o superbia, nel dichiarare con tanta facilità che cosa Dio vuole o non vuole, accoglie o non accoglie. Se si prendesse sul serio quel che la Chiesa Valdese ha sempre affermato e in teoria afferma, quanto esposto sopra non è una parodia, dovrebbe essere esattamente quanto si ritiene stia avvenendo. Tutto ciò ricorda il peggio della Chiesa Cattolica Romana, quando taluni suoi capi si arrogavano (o si arrogano) il diritto di parlare e agire a nome di Dio, senza altro fondamento che il proprio parere, il proprio gusto, la propria convenienza. Ciascuno sostenga le proprie opinioni quanto gli (o le) pare. Ma, senza fondamento biblico, si astenga dal tirare in ballo Colui che non si deve: “Non userai il nome dell’Eterno, il tuo DIO, invano, perché l’Eterno non lascerà impunito chi usa il suo nome invano.” (Esodo 20:7)
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