L’articolo del pastore Alessandro Esposito “Il tramonto del sacro” comprensibilmente suscita reazioni. Ecco le prime due giunte, in piena coerenza con la linea di Sentieri Antichi Valdesi:
L’unica autorità nell’interpretazione scritturale è la ragione? Beh, allora tanto vale essere cattolici, dove sono gli esseri umani coi loro ragionamenti a stabilire quali sono gli dei, come adorarli, quali i riti, quali i precetti religiosi ed etici etc. etc..
Gesù persino sulla croce cita le Scritture. E il principio che la Scrittura interpreta sè stessa è il baluardo all’arbitrio dei credenti, che alla fine interpreterebbero come piace a ognuno di loro.
Il pastore ha dei limiti professionali, se non intimi, sicuramente pubblici, ha la rappresentanza di un ente che deve avere un minimo di punti fermi, altrimenti è il caos, gli utenti delle chiese non capirebbero a cosa stanno partecipando. Chi non se la sente non fa il pastore.
Il fatto che le scritture siano sacre li mette al riparo da lettura critica, storico sociale e psicologica? Casco dalle nuvole, la Bibbia aiuta a “investigare” le scritture e investigarle significa decodificarle, sottoporle a dubbio, al confronto. Il tutto dovrebbe portare a una conferma del loro contenuto, non a una loro negazione. Se la conferma non c’è, invece di sputare sentenze, si rinnova e si ricerca l’esame con umiltà e preghiera. Insomma i conti devono tornare o altrimenti si è nell’errore.
Forse che Dio non loda Giacobbe che lotta con Lui e con gli uomini? Ma alla fine Giacobbe chiede la benedizione di Dio che ha lottato con lui fino all’alba. Forse che Gesù non si mostra a uno Stefano incredulo? La Bibbia è più moderna di quanto si possa pensare altro che appartata, bisogna saperla leggere e in effetti non è cosa facile. Sopratutto non è cosa che si possa fare senza un aiuto sovrannaturale, la sola ragione non basta.
Mi sento ridicolo a ribadire queste cose, così semplici e basilari per dei protestanti, ma insisto su questo, si sta tornando al cattolicesimo e tanti credono di essere protestanti perchè le loro chiese sono spoglie e non adorano santi e madonne. A ben guardare ne hanno tanti di feticci e il loro Dio è un Dio che è disposto a dividere onore, gloria e culto con altre divinità perchè è il dio della fratellanza a tutti i costi, alla fratellanza incondizionata.
Sono persona abbastanza critica, razionale e antidogmatica, sono persino un ex ateo, ma davvero non riesco ad essere d’accordo con i vari Esposito, sempre più numerosi in ambiente protestante.
Gesù persino sulla croce cita le Scritture. E il principio che la Scrittura interpreta sè stessa è il baluardo all’arbitrio dei credenti, che alla fine interpreterebbero come piace a ognuno di loro.
Il pastore ha dei limiti professionali, se non intimi, sicuramente pubblici, ha la rappresentanza di un ente che deve avere un minimo di punti fermi, altrimenti è il caos, gli utenti delle chiese non capirebbero a cosa stanno partecipando. Chi non se la sente non fa il pastore.
Il fatto che le scritture siano sacre li mette al riparo da lettura critica, storico sociale e psicologica? Casco dalle nuvole, la Bibbia aiuta a “investigare” le scritture e investigarle significa decodificarle, sottoporle a dubbio, al confronto. Il tutto dovrebbe portare a una conferma del loro contenuto, non a una loro negazione. Se la conferma non c’è, invece di sputare sentenze, si rinnova e si ricerca l’esame con umiltà e preghiera. Insomma i conti devono tornare o altrimenti si è nell’errore.
Forse che Dio non loda Giacobbe che lotta con Lui e con gli uomini? Ma alla fine Giacobbe chiede la benedizione di Dio che ha lottato con lui fino all’alba. Forse che Gesù non si mostra a uno Stefano incredulo? La Bibbia è più moderna di quanto si possa pensare altro che appartata, bisogna saperla leggere e in effetti non è cosa facile. Sopratutto non è cosa che si possa fare senza un aiuto sovrannaturale, la sola ragione non basta.
Mi sento ridicolo a ribadire queste cose, così semplici e basilari per dei protestanti, ma insisto su questo, si sta tornando al cattolicesimo e tanti credono di essere protestanti perchè le loro chiese sono spoglie e non adorano santi e madonne. A ben guardare ne hanno tanti di feticci e il loro Dio è un Dio che è disposto a dividere onore, gloria e culto con altre divinità perchè è il dio della fratellanza a tutti i costi, alla fratellanza incondizionata.
Sono persona abbastanza critica, razionale e antidogmatica, sono persino un ex ateo, ma davvero non riesco ad essere d’accordo con i vari Esposito, sempre più numerosi in ambiente protestante.
Rosario
Ho cercato di seguire la logica del sig. Esposito, ma già non concordavo sulle premesse. Le Sacre Scritture sono sacre per definizione e sono il FONDAMENTO di ogni ragionamento di ogni credente (cfr. 2Timoteo 3:16), altrimenti cosa ne facciamo del principio del Sola Scriptura? Inoltre, la Bibbia è Parola di Dio in ciascuno dei 31104 versetti in cui è suddivisa, anche se è trascritta da un autore umano, per esempio Paolo. Che applicare il metodo storico-critico alla Bibbia sia sbagliato è già stato dimostrato in passato proprio su questo sito. Infine, seguendo il ragionamento del sig. Esposito, si arriva addirittura a giustificare le eresie, il ché la dice lunga su quanto la sua (presunta) fede sia genuina…
Diego Fiumarella
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