Un tempo si usava criticare in particolare i gesuiti per la loro abilità nel ragionare per sofismi. Questa caratteristica, però, non riguarda solo i gesuiti, ma spesso molti laureati di facoltà di filosofia, teologia e giurisprudenza, divenuti leader di chiese, in particolare delle “chiese storiche”. Sono soprattutto quelli che, educati alla critica biblica moderna e nel ragionamento filosofico, sono in grado di “girare le cose” in modo tale da giustificare “il tutto e il contrario di tutto” e con abili “acrobazie ermeneutiche” giustificare il distanziamento dalle dottrine teologiche ed etiche tradizionali insegnate dalla Bibbia. Lo giustificano così come se fosse “progresso” e “evoluzione” e che loro intendono sempre come qualcosa di “migliore” di che cosa c’era prima. Veramente?