Parlare di pace a Natale può essere somma ipocrisia
Parlare di pace e poi approvare di mandare armi ad una sola nazione in guerra, qualunque ne siano le motivazioni, è somma ipocrisia.
Parlare di pace e poi approvare di mandare armi ad una sola nazione in guerra, qualunque ne siano le motivazioni, è somma ipocrisia.
Mi è stato chiesto: “Perché ripercorrere i sentieri antichi?”; “A cosa è servito SAV?”Beh! E’ come se mi chiedessero, cosa ti serve vivere? Se dovessi Leggi Tutto »
Giovanni Calvino scrisse l’introduzione alla prima versione francese della Bibbia prodotta dal Protestantesimo. Un testo magnifico che ci esorta vieppiù ad apprezzare e diffondere con determinazione la Parola di Dio.
Il canto dei Salmi secondo il Salterio ginevrino del XVI secolo è ancora in uso presso le chiese francesi dell’Union nationale des Églises protestantes réformées évangéliques. Che cosa sono queste chiese e qual’è la loro storia? Una testimonianza evangelica riformata che vuole rimanere fedele al retaggio biblico della Riforma libero dalle seduzioni della modernità.
La teologia dialettica di Barth gli permise di usare vecchie parole e frasi, frasi e parole bibliche, dando loro allo stesso tempo nuovi, e radicalmente antibiblici, significati. Quello che i liberali aveano compiuto solo in parte con frasi come la “divinità di Cristo” e quello che i cattolici romani avevano operato con termini come “giustificazione”, “chiesa”, “santo” e “grazia”, Barth fu in grado di farlo con l’intero discorso teologico della Riforma.
Secondo articolo sul pensiero del teologo Karl Barth, che è diventato oggi un mito e fonte di citazioni a sostegno di tutto e del contrario di tutto.
La teologia di Karl Barth continua ad essere popolare fra certi ambienti valdesi moderni. E’ ortodossia? E’ un compromesso fra liberalismo e ortodossia? Oppure è un’altra versione di umanismo?
E’ stato molto pubblicizzato, spesso con toni entuasiastici, il discorso del teologo valdese Paolo Ricca nella basilica romana di San Pietro. “La prima volta”, si dice. Ma che cosa ha detto? Ha ribadito che la roccia su cui si fonda la chiesa è “Pietro” o “molti Pietro”. Non è questa, però, la prospettiva della teologia riformata classica, che considera la roccia non Pietro, ma Cristo. Egli è “un”sasso”, o un mattone, che poggia sulla roccia che è Cristo. Ancora una volta un ecumenismo antropocentrista. I simili si amano e apprezzano a vicenda. Qui un articolo di Daniela Michelin-Salomon.
I moderni eruditi cianciatori, “esperti in dibattiti culturali”, affibbiano l’etichetta di “fondamentalista” a chiunque non condivida i loro punti di vista. Quell’etichetta, però, potrebbe pure essere data a 1900 anni di pensiero cristiano, includendo, naturalmente Gesù e gli apostoli. Ma, si sa, i “moderni” hanno “finalmente capito” come stanno le cose. O no? Inizieremo così da oggi esposizioni brevi di dottrine cristiane di base. Oggi: “L’ispirazione e l’autorità della Bibbia”.
In quasi tutte le chiese valdesi d’Italia è stato trasmesso un comunicato pubblico “dai massimi rappresentanti della Chiesa valdese, per dichiarare, in tutte le sedi possibili che, quanto espresso dal Malan non rappresenta, in alcun modo, le posizioni della Chiesa valdese in nessuno dei termini trattati”.
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