Per gran parte dei nostri contemporanei non esiste altra realtà che quella di questo mondo. Quanto sentono parlare di “aldilà” e di risurrezione scuotono la testa come se crederci volesse dire essere dei poveri illusi. Non si tratta, però, di un fenomeno moderno. Anche Gesù aveva avuto a che fare con chi negava la risurrezione. Che cosa risponde loro? Lo vediamo oggi riflettendo sul testo di Luca 20:27-38. La fede in Cristo, aprendoci a prospettive più vaste, incide in modo rilevante sul presente e sul futuro.
6 Novembre 2016 – 25a Domenica dopo Pentecoste
Salmo da cantare: 145 [(Vogliam cantare a Te (Ginevrino); Signor mio Re (Salmo 145 A Arpa)].
D/R del Catechismo di Heidelberg: Quaranovesima Domenica
Testi biblici: Aggeo 1:15b-2:9;Salmi 145:1-5, 18-22; 98; 2 Tessalonicesi 2:1-5, 13-17; Luca 20:27-38
Preghiera: O Dio, il cui Figlio benedetto è venuto nel mondo per distruggere le opere del diavolo e renderci figli di Dio ed eredi della vita eterna: concedici che, avendo questa speranza, noi si possa essere purificati così come Egli è puro; affinché, quando tornerà con potenza e grande gloria, noi si possa essere resi come Lui nel Suo eterno e glorioso regno; dove Egli vive e regna con Te e con lo Spirito Santo. Amen.
Predicazione: Chi è degno di aver parte al mondo avvenire e alla risurrezione dai morti?
Versione video: https://youtu.be/QXlb0jux6PM
Collegamenti:
———
Paolo Castellina
Lascia un commento